F come fantasia

ossia come combattere un noioso lunedì di pioggia passato otto ore in ufficio senza pausa pranzo, si chiama così quella cosa che consiste nello spostarsi dalla scrivania invece di mangiare cous cous con ceci davanti allo schermo.

però va tutto bene, perchè abbiamo fantasia e ieri abbiamo passato uno splendido pomeriggio in un paesino di provincia con i giochi più belli del mondo, dal tubo allo scivolo con arrampicata libera. il piccoletto è stato entusiasta, noi ci siamo dimenticati che eravamo andati nel paesino di provincia per la festa di primavera dei bambini poi annullata causa maltempo, lui ha scalato, noi abbiamo un po’ parlato. lui ha tentato di schiacciare un paio di bambine più piccole, ha rischiato di farsi schiacciare dai più grandi e io ho quasi lasciato fare con serafica convinzione che tutto questo gli faccia bene. abbiamo preso un gelato, il piccoletto ha provato a leccarlo invece di usare l’utilissima paletta ma non ha ancora capito che si tratta di muovere la lingua e non di strusciare il gelato sulla faccia. risultato: inzaccheramento di maglietta, giubbotto, mani e musino.

poi qualche riflessione, tipo su come si sta bene nei piccoli centri, su come è facile investire bene i soldi dell’amministrazione, ad esempio regalando ai cittadini un giardino davvero a misura di bambino, con sassolini da spostare e perfino una pista ciclabile fra i giochi. su come sia facile stare bene una domenica pomeriggio qualsiasi a guardare tuo figlio che gioca e cresce, su come sia fortunata ad avere un piccoletto che, quando non bizza, sorride ed è sereno e racconta e parla e ti spiega la sua quasi weltanschaung…

insomma piccole scintille di grande amore. e oggi look sbarazzino con ballerine fioccate, come ha detto la segretaria consegnando la busta paga.  ma quando ritiro la busta paga a me possono dire quasi di tutto! e buona giornata a tutti.

 

 

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